DOVE MANGIARE A ROMA
I migliori ristoranti,ottimi nella qualità e nel prezzo
Dove mangiare al centro di Roma. In questo articolo vogliamo indirizzarvi verso i migliori ristoranti di Roma, quelli che si conoscono un po' meno o che sono meno costosi delle eccellenze vere e proprie, come da Pipero al Rex al Pagliaccio, dal Sanlorenzo a Roscioli, e proviamo a mettere giù qualche nome di trattorie e osterie in centro a Roma.
ARMANDO AL PANTHEON
Una delle migliori trattorie di famiglia romane, a due passi dal Pantheon. Specialità romane rivisitate: polpettine di farro in salsa di tartufo o gorgonzola, spaghettini alla “Verde”, quelli alla “Claudio” (con funghi e zafferano). E dolci fatti in casa, come la torta antica Roma. E poi amatriciana e carbonare, trippa, coda, abbacchio e pure coratella con i carciofi. C’è anche un menu vegetariano. Non ci sono, purtroppo, tavolini fuori.
Armando al Pantheon, Salita de’ Crescenzi 31, Roma. Tel.0668803034. Sito Web
CASA COPPELLE
Casa Coppelle è un posto affidabile, in una delle piazze più belle di Roma. La cucina punta su una strana accoppiata, specialità italiane e romane affiancate (e a volte mescolate) ad altre francesi. Nel menu brillano i paccheri di Gragnano con ripieno d’agnello e purè di bufala con salsa pachino e coulis di basilico. Ma anche il brasato di cinghiale. Il pane fatto in casa è buonissimo, l’arredamento molto accurato (comprese le toilette) e c’è qualche tavolino all’aperto. Primi tradizionali da 8-9 euro e secondi tradizionali da 12 a 15. Si sale con lo stinco di maiale (20 euro) e tournedos al pepe rosa flambé al cognac (24).
Casa Coppelle, piazza delle Coppelle 49, Roma. Tel. 06-68891707. Sito
COLLINE EMILIANE
Si sta a casa alle Colline Emiliane, che sono lì in zona piazza Barberini dal 1890 (con questo nome dal 1931 e nell’attuale proprietà dal 1967). Un posto caldo, tranquillo, che fa cucina bolognese ed emiliana, gestito da una famiglia simpatica e gentile. Da tempo hanno preso le redini del ristorante Paola e Anna (aiutate dai mariti Massimo e Mauro), due sorelle figlie del cavaliere Trento Latini e della signora Onorina, arrivati qui nel 1967. Qui erano di casa artisti come Federico Fellini e Paolo Poli, tra i molti. Una trattoria agli antipodi di certe suburre romane, dove puoi mangiarti i cappelletti in brodo, la mortadella con i pistacchi, il prosciutto di Langhirano, un bollito misto o il giambonetto (la loro specialità) e accompagnarli con un ottimo Lambrusco o Sangiovese, senza spendere una fortuna. Tra le specialità, ma non c’è sempre, l’Engadina, torta di noci e miele che arriva dalla Svizzera e che la signora Paola prepara personalmente, come tutti i dolci, e vi serve ancora calda. I primi sono sui 14 euro, i secondi, come il giambonetto di vitello con purea, specialità della casa, 18 euro.
Colline Emiliane, via degli Avignonesi 22, Roma. Tel. 06/4817538 Sito
GRANO
Grano offre una cena di tutto rispetto. Nato nel 2007 da un’idea di Danilo Frisone e Saverio Crescente, il ristorante offre un menu mediterraneo. Piatti della tradizione, rivisitati con sensibilità nuova e qualche scelta originale. Stranezze divertenti, come la cacio e pepe che diventa risotto, la pasta e ceci con le vongole, il risotto alla carbonara. Il menu presenta combinazioni di piatti di carne o pesce con degli antipasti che variano dal polpo arrosto in un letto di farro, alla bufala campana. Tra i primi, raccomandati dallo chef, spaghetti con guanciale, cime di rapa e pecorino; fettuccine con guancia di vitello e San Marzano, paccheri triglie e porcini e il risotto cacio e pepe con petto di quaglia e carciofi. Non tutto è all’altezza, ma è comunque una cucina stimolante e divertente.
Grano, piazza Rondanini 53, Roma. Tel. 06/68192096. Sito
MATRICIANELLA
Tradizione, nient’altro che tradizione. Matricianella, a due passi da San Lorenzo in Lucina, offre montagne di fritti (vegetali, ma anche cervella e animelle d’abbacchio, bucce di patate e uno splendido carciofo alla romana) e naturalmente la matriciana, piatto forte, come da nome. Per finire dolce ebraico di ricotta e cioccolato e zuppa inglese alla romana. C’è anche un piccolo dehors. Servizio allegro e verace.
Matricianella, Via del Leone 4, Roma. Tel. 06/6832100. Sito
BA"GHETTO
Ba” Ghetto (nato nel 2009) resta una delle realtà più interessanti del quartiere, con alcuni piatti decisamente meritevoli e una bella atmosfera (anche perché di fronte c’è il Portico d’Ottavia). Qualche pecca, sia in cucina sia in servizio, lo rende non sempre affidabile, ma il locale continua a meritare una visita. Ottime le focaccine yemenite, sempre buoni goulash e baccalà, più deludente il carciofo alla giudia, secco e insapore. Dei dolci risulta stucchevole il kunafa (pasta fillo, pistacchi, mandorle e miele), ma è questione di gusti, i dolcetti mediorientali sono così. Qualche tavolo sul marciapiede per godere della bella stagione.
Ba” Ghetto, Via del Portico d’Ottavia 57, Roma. Tel. 06/68892868. Sito
CAVALIER GINO
Il Cavalier Gino è un pezzo della Roma che fu, e che ancora è, a due passi da Montecitorio. Difficile trovare posto a pranzo, ma l’atmosfera intima e calda merita un tentativo. Cucina schietta, senza colpi di coda (che non sia di vaccinara). Infinite le celebrità che hanno messo piede nella trattoria, a cominciare dal migliore di tutti: Sandro Pertini. Gino racconta volentieri episodi del passato. Tra le specialità, la coratella, la minestra in brodo d’arzilla e i primi della tradizione romana, a cominciare dalla cacio e pepe. Niente tavoli all’aperto.